Una Rondinella non fa Primavera?

Il Palermo torna a sorridere con una vittoria di misura sul Brescia, conquistata grazie a un rigore trasformato da Pohjanpalo all’87’. Un successo importante per la classifica e per il morale, ma che non cancella alcune problematiche evidenziate durante il match, in particolare a centrocampo e sugli esterni.

La squadra di Dionisi ha mostrato un ottimo approccio alla gara, dominando il primo tempo con un pressing alto e un gioco offensivo che ha messo in seria difficoltà la formazione di Maran. Tuttavia, la manovra offensiva ha spesso peccato di incisività, con diverse occasioni non concretizzate e una certa imprecisione sotto porta. Solo la freddezza dal dischetto di Pohjanpalo ha permesso ai rosanero di portare a casa i tre punti.

Se il Palermo ha meritato la vittoria, è anche vero che nel secondo tempo si sono palesati i limiti della squadra, soprattutto nella gestione del gioco sulle fasce e nella costruzione dalla mediana. L’assenza di un vero metronomo in mezzo al campo ha reso difficoltosa la fluidità della manovra, mentre sugli esterni Di Francesco e Pierozzi hanno alternato buone giocate a momenti di scarsa lucidità. La squadra ha sofferto quando il Brescia ha alzato il baricentro, pur senza mai concedere vere occasioni da gol agli avversari.

Nonostante queste difficoltà, i nuovi acquisti hanno lasciato il segno. Audero e Magnani danno sicurezza al reparto difensivo, Pohjanpalo dimostra una leadership evidente e la lucidità dal dischetto in un momento decisivo lo certifica.

Il valore aggiunto della campagna acquisti invernale si percepisce chiaramente: questi giocatori, al di là di come andrà questa stagione, rappresentano una base importante su cui costruire il futuro. Con un po’ di tempo per assimilare i meccanismi di Dionisi e con qualche ulteriore innesto mirato, il Palermo potrà ambire a un ruolo da protagonista il prossimo anno.

Quanto al tecnico, la nostra redazione non ha dubbi: Dionisi merita fiducia. Il gioco espresso, soprattutto nei primi 45 minuti, ha dimostrato idee chiare e una squadra che segue le sue direttive con convinzione. Se la squadra non ha ancora la continuità necessaria per dominare la categoria, il problema non è solo ed esclusivamente l’allenatore, ma un organico che necessita di qualche ulteriore ritocco per essere davvero competitivo ai massimi livelli.

Insomma, questa vittoria può rappresentare una spinta positiva, ma non basta per risolvere tutti i problemi. La primavera rosanero è ancora lontana, e serviranno lavoro, investimenti e continuità per trasformare i segnali positivi in una realtà solida. Per ora, il Palermo si gode tre punti preziosi, ma con la consapevolezza che il cammino è ancora lungo.