Palermo, un 2-2 casalingo che sa di disfatta. E adesso?

Redazione LBS palermo fc

L’ennesimo mezzo passo falso del Palermo lascia in dote non solo l’amarezza di un pareggio-beffa, ma soprattutto la sensazione di una guida tecnica ormai in bilico. Se i numeri parlano di una squadra ancora in corsa per i propri obiettivi, le prestazioni sul campo – condite da disattenzioni difensive che si ripetono con preoccupante regolarità – e i fischi del Barbera descrivono uno scenario molto più cupo per Dionisi. Il pareggio contro il Mantova, giunto dopo quello con il Lecco, evidenzia una disconnessione tra il progetto dell’allenatore toscano e la reale messa in pratica da parte dei suoi uomini.

Quello che preoccupa ancor di più è il clima: la tifoseria ha esaurito la pazienza, lo stadio è passato dai cori di incoraggiamento ai brusii, culminati nelle contestazioni per l’uscita dal campo di Pohjanpalo, proprio dopo aver segnato il suo primo gol in maglia rosanero. Il timore è che la situazione stia sfuggendo di mano non solo dal punto di vista tattico, ma anche dal punto di vista psicologico e gestionale dello spogliatoio.

La società si ritrova ora di fronte a un bivio fondamentale. Da un lato, concedere ulteriore tempo a Dionisi per evitare di gettare all’aria un progetto avviato in estate; dall’altro, la ricerca – più o meno formale – di un traghettatore o di un nuovo tecnico disposto a subentrare in corsa. È un passaggio delicato, perché un cambio di panchina a stagione inoltrata può risultare rischioso: servirebbe un profilo abituato alle pressioni di una piazza calorosa e ambiziosa, ma nello stesso tempo in crisi d’identità.

Nel frattempo, lo spogliatoio dovrà serrare i ranghi. Alcuni giocatori, come Brunori e lo stesso Pohjanpalo, hanno dimostrato di poter essere leader tecnici, ma serve maggiore solidità mentale e, soprattutto, un’idea di gioco più chiara. Le lacune difensive e sugli esterni continuano a essere il tallone d’Achille, a prescindere dai singoli interpreti.

Il futuro di Dionisi è appeso a un filo: il prossimo impegno in campionato contro il Cosenza ultimo in classifica diventerà il banco di prova per comprendere se il Palermo riuscirà a ritrovarsi oppure se la società opterà per un drastico cambio di rotta. Intanto, la piazza aspetta risposte immediate: altre battute d’arresto, con questa atmosfera, rischierebbero di spezzare definitivamente il sottile equilibrio rimasto.